Intro
Cynefin (pronunciato kun-ev-in) è un framework concettuale sviluppato nei primi anni 2000 da Dave Snowden, consulente manageriale e ricercatore nel campo della gestione della conoscenza organizzativa. L’idea di fondo del framework è che tutti i sistemi in cui ci troviamo ad agire possono essere classificati.
Il nome Cynefin, è una parola Gallese che spesso viene tradotta con “habitat”, ma che in realtà ha un significato più complesso. Il termine infatti descrive un luogo dove un essere vivente percepisce la natura intorno a sé come giusta e accogliente.
A cosa serve Cynefin
Il framework Cynefin è uno strumento utile per categorizzare e orientare qualsiasi tipo di situazione che può verificarsi durante i processi decisionali.
Dave Snowden ipotizza:
Situazioni problematiche diverse giustificano approcci diversi per trovare la giusta soluzione
Nella sua idea centrale il framework si offre come strumento di orientamento per leader e manager che si trovano a dover prendere decisioni in determinate situazioni o all’insorgere di problemi. Infatti non tutte le situazioni sono uguali e il framework Cynefin aiuta a definire il tipo di risposta adeguato.
Come funziona Cynefin
Il framework Cynefin descrive le caratteristiche tipiche di diverse situazioni, spiegando come riconoscerle e definirle. Il modello è capace di orientare verso la decisione sul tipo di approccio da assumere per fronteggiarle.
Applicare una soluzione sbagliata a un contesto o una situazione può essere controproducente, e rischia di generare risultati peggiori del problema stesso. Attraverso l’utilizzo del framework è possibile delineare la soluzione corretta per il corrispettivo tipo di problema.
All’interno del framework Cynefin troviamo cinque contesti: Ovvio, Complicato, Complesso, Caotico e Disordine.
Questi contesti sono anche noti con il nome di domini di complessità, e descrivono le circostanze e le pratiche per gestire situazioni complesse o complicate.
I cinque domini di Cynefin
È importante tenere presente che i confini tra questi domini di complessità sono molto sottili. Alcune situazioni possono spostarsi rapidamente da un dominio all’altro o collocarsi a cavallo tra due domini.
Ovvio: percepisci, categorizza, rispondi
Noto fino al 2014 come “Semplice”, Ovvio è il dominio delle “best practice” (migliori pratiche) in cui c’è una relazione diretta tra causa ed effetto; i problemi sono chiaramente comprensibili e le soluzioni sono appunto scontate.
Risolvere i problemi richiede competenze minime. L’approccio corretto in questo dominio consiste nel capire e categorizzare la situazione, applicando quindi una soluzione già nota e usata in precedenza.
Complicato: percepisci, analizza, rispondi
Complicato è il dominio delle “good practice” (buone pratiche). In questo dominio si ha un’idea generale di cosa non sappiamo, ovvero si conoscono le domande alle quali dobbiamo trovare le risposte.
Valutare la situazione e le azioni da attuare richiede una conoscenza specialistica. I rapporti causa effetto non sono evidenti ma è possibile capirli in poco tempo. Attraverso l’uso delle proprie competenze è possibile capire e analizzare il problema, per poi decidere la strategia adatta e infine attuarla.
Complesso: esplora, percepisci, rispondi
In questa categoria una risposta corretta al problema da risolvere non esiste e le soluzioni canoniche non sono applicabili. Siamo infatti nel dominio delle soluzioni emergenti. È possibile trovare una correlazione tra causa ed effetto solo a posteriori, dopo aver creato lo spazio per sperimentazioni.
Solamente applicando un approccio empirico, possiamo raggiungere i risultati che ci permetteranno in seguito di prendere una decisione appropriata al tipo di situazione. L’empirismo, infatti, ci permette di scoprire informazioni importanti che possono così condurci a nuove emergenti soluzioni, che sembreranno ovvie solo una volta trovate.
Man mano che raccogliamo informazioni attraverso la sperimentazione e l’analisi dei risultati, possiamo decidere i prossimi passi verso una soluzione, con l’obiettivo di provare a spostare il problema nel dominio del “Complicato”.
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Caotico: agisci, percepisci, rispondi
Snowden teorizza come in questa categoria non sia possibile stabilire nessun tipo di relazione tra causa ed effetto. Il dominio caotico richiede una rapida reazione. In uno stato di crisi, l’azione deve essere pressoché immediata per prevenire ulteriori danni e riportare la situazione alla normalità. La priorità è il contenimento.
In questa categoria la raccolta d’informazioni e l’analisi passano in secondo piano. Quello che conta è l’abilita di agire in modo immediato e deciso per correggere il problema. La soluzione iniziale potrebbe non essere quella giusta, l’importante è che aiuti a contenere il problema e riportarlo nella categoria del “Complesso”.
Qui ci troviamo nel campo delle nuove soluzioni, dove l’efficacia dell’azione è data dalla capacità di sviluppare risposte a una situazione critica. In questo dominio nessuno ha un’idea certa su quale potrebbe essere la soluzione giusta e ci si trova a prendere un gran numero di decisioni, spesso con molto poco tempo per pensare.
Disordine
Il quinto dominio occupa, nel diagramma di Snowden, lo spazio scuro nel mezzo agli altri quattro. Appartengono al dominio del “Disordine” tutte quelle situazioni che non riusciamo a collocare in nessuno degli altri campi.
Non avendo un’idea su come dare un senso alla situazione in cui ci troviamo, la priorità è quindi quella di riuscire a spostarsi in uno dei domini noti.
Il modo migliore per affrontare il “Disordine” è suddividere la situazione in problemi più piccoli, cercando di classificare ciascun problema in una delle altre quattro categorie, per poter in seguito lavorare a una soluzione.
Il valore del framework Cynefin
Il framework Cynefin è un ottimo modello non solo per valutare l’approccio migliore per una determinata situazione, ma anche perché grazie alla descrizione dei cinque contesti ci aiuta a capire in che tipo di situazione ci troviamo in un determinato momento. Una volta che la situazione è chiara e definita, allora si può procedere con la risoluzione, attuando il procedimento appropriato.
Come spesso accade, ci troviamo di fronte a una varietà di situazioni in cui dobbiamo prendere delle decisioni. A volte questi problemi e le relative soluzioni sono già noti in precedenza, altre volte dobbiamo invece raccogliere dati e informazioni per giungere a un piano d’azione. Altre soluzioni invece richiedono un approccio più creativo, in cui la sperimentazione e l’empirismo possono portare a soluzioni innovative per problemi finora ignoti.
Il framework Cynefin non è utile soltanto a top manager e leader. Come modello generale può essere applicato a diversi ambiti sia a livello professionale sia personale. Quello che possiamo imparare da questo modello è che ogni situazione deve essere affrontata con il corretto approccio e in base al relativo dominio di appartenenza. In questo modo sarà possibile ottenere risultati ottimali.